Italian Vanguard: la prima edizione internazionale del prometeismo italiano.
In un’epoca in cui il capitalismo terminale sembra proiettare tutte le contraddizioni della società verso un inevitabile esito catastrofico, nella quale gli antichi valori indoeuropei vengono apertamente denigrati e soppressi, in cui la sopravvivenza stessa di un fondamento vitalistico e volitivo della civiltà è minacciata dalla presa mortifera del figlio incestuoso nato dal tardo capitalismo e dal comunismo, la disperazione e lo scoramento abbondano.
Eppure questo è il momento perfetto per cavalcare l’onda della storia, proprio come nelle scritture epiche che formano i pilastri della nostra civiltà, dai Veda all’Iliade e all’Eneide: tra le ceneri ardenti di Troia, è tempo di mobilitarci e reclamare la terra dei nostri antenati.
L’isolamento, la disperazione e l’indignazione sono sintomi della guerra psicobiologica condotta dalle forze negative che si nascondono dietro l’apparente caos della società contemporanea. La cura è l’azione e la creazione di un nuovo mito fondatore.
In questo volume troverete diversi approcci a questa cura in declinazioni filosofiche, politiche e trascendentali – non si tratta di visioni contrapposte, ma diverse prospettive intrecciate in un insieme solido e coerente.
Questa pubblicazione si propone di far conoscere al di fuori dell’Italia alcune delle menti più provocatorie e innovative che il mondo identitario non conformista ha riunito nel tempo, e questa edizione internazionale ha l’ambizione di riportare nel dibattito le idee dell’avanguardia italiana.
L’avanguardia italiana presentata in questo volume vanta una vasta gamma di autori che, tra differenze creative e punti in comune, abbracciano pienamente lo spirito europeo: uno spirito in cui gli opposti si incontrano, in cui la visione di antiche fortezze si sovrappone a quella di astronavi che si librano nel vuoto interstellare verso nuovi mondi, in cui l’agricoltura incontra i più audaci progressi della biotecnologia. Una visione di potenza, del mito e della memoria: una tensione davvero archeofuturista che colloca i nostri autori in una linea di pensiero che risale alle audaci imprese di Marinetti, di Depero e dei futuristi italiani degli anni Venti.
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